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27 Ottobre 2015 By Nicola Polverino Leave a Comment

Il gene ciccione: quanto pesa la genetica tra i fattori di dimagrimento?

Il gene ciccione: quanto pesa la genetica tra i fattori di dimagrimento?

Il sovrappeso dipende in parte dalla genetica e in parte dal comportamento. Ma quale dei due è più importante?

“Che invidia che mi fanno quelli che mangiano, mangiano… mangiano tutto quello che vogliono e non ingrassano mai. Non si devono limitare perché tanto rimangono sempre magri. 

Io purtroppo sono sempre stato grasso, sono così di costituzione!”

Scommetto che anche tu, almeno una volta, hai pensato che la tua cara amica fosse più magra di te perché è più fortunata. E’ nata magra, i suoi genitori sono magri e questa è la dimostrazione che è tutta una questione genetica.

Ti do subito una notizia cattiva, ma continua a leggere, perchè poi te ne darò anche una ottima!

La cattiva notizia é che hai ragione! La genetica ha un grosso peso nel determinare il sovrappeso e l’obesità. La recente ricerca sull’argomento indica che i geni potrebbero influenzare il tuo peso per almeno il 30%. Addirittura alcuni ricercatori hanno individuato ben 7 nuovi geni responsabili di sovrappeso e obesità .

Sembra addirittura che esista un gene, denominato FTO ( Fat Mass- And Obesity-Associated), che promuove una forte predisposizione all’obesità.

E’ evidente che sul fattore genetico non si possa agire direttamente. Qualcuno a questo punto potrebbe pensare:

“Ecco, lo sapevo, ho ragione! E’ tutta una questione genetica, o di metabolismo, non ci posso fare niente se sono così e non riesco a dimagrire!”

trovando così un modo per giustificarsi, una scusa più che plausibile per non dover cambiare le proprie abitudini.

E allora prova ad osservare questa immagine, che rappresenta un ritratto di Botero.

Botero Famiglia 2Cosa noti di strano? Oltre alle mele svolazzanti nel cielo sulla destra…

Papà e mamma, hanno sicuramente un bell’aspetto simpatico e salutare, ma sono anche in evidente sovrappeso e quindi, siccome è genetico, anche il figlio e la figlia lo sono… E’ naturale!

Ma allora come mi spieghi… IL GATTO???

E’ in sovrappeso anche lui! E non dirmi che nella vita reale non ti è mai capitato di incontrare una situazione come questa.

Inizi a intuire quale potrebbe essere la buona notizia?

Se il nostro peso è determinato per il 30% dal patrimonio genetico e quindi da fattori che noi non possiamo controllare, 

per il 70% noi diventiamo grassi a causa di fattori legati all’ambiente in cui viviamo

alle abitudini che abbiamo imparato fin da bambini e al nostro stile di vita, tutti fattori che influenzano sia quanto e come mangiamo, sia quanto riusciamo ad essere attivi. (3)

Nel 2008 Andreasen e coll. hanno persino dimostrato che la presenza o meno del gene FTO non ha nessuna influenza sulle persone che conducono una vita attiva. Le persone che posseggono il gene dell’obesità, ma che conducono una vita attiva, hanno un BMI statisticamente uguale alle persone che non hanno tale gene.

Nella famiglia Botero c’è probabilmente una predisposizione familiare all’accumulare peso, ma, dal momento che la predisposizione genetica non si può certo estendere anche al gatto, deve per forza esserci un comportamento alimentare errato e uno stile di vita sedentario, che si estendono anche all’animale domestico.

La genetica da sola non può spiegare la rapidissima crescita che hanno avuto i tassi di obesità e sovrappeso negli ultimi 40 anni in tutto il mondo (3). Questo perché il corredo genetico di una popolazione rimane praticamente invariato per diverse generazioni, e c’è quindi bisogno di molto più di 30 o 40 anni perché si verifichino delle mutazioni genetiche che possano giustificare un cambiamento visibile in tutta la popolazione mondiale.

La buona notizia quindi è che perdere peso dipende principalmente da comportamenti e abitudini che si possono modificare!

Il pensare che tutto dipenda dalla genetica, dal metabolismo, dalla struttura fisica, significa credere che la causa principale della nostra difficoltà a gestire il peso sia qualcosa di non modificabile, su cui non ci posso fare niente.

Questo non è altro che un pensiero disfunzionale, ovvero un pensiero, non supportato dai fatti, che ci spinge a mantenere un comportamento non funzionale al cambiamento. 

Dobbiamo imparare a pensare che il cambiamento è sempre possibile, e soprattutto è nelle nostre mani.

Ma attenti a non cadere nella seguente trappola:

“Se non riesco a perdere peso o se non riesco a controllarmi con cibi che mi fanno ingrassare… allora è solo colpa mia!”

Ecco il senso di colpa! Ma anche questo non è altro che un ennesimo pensiero disfunzionale.

Il senso di colpa è una delle cause principali del sovrappeso

Ribadiamo una cosa: le persone che si ritrovano ad avere tanti chili in più non hanno nessuna colpa personale, soprattutto non sono ingrassate perché se la sono cercata, perché hanno consapevolmente mangiato tanto, fregandosene delle conseguenze. Ma semplicemente hanno una predisposizione genetica che ha interagito con un sistema ambientale non favorevole, con quei comportamenti automatici che tutti noi abbiamo appreso fin da bambini, e di cui nemmeno ci rendiamo conto.  

Ricordati che non è la forza di volontà che ti impedisce di controllare il tuo peso, ma è un insieme di abitudini di cui puoi diventare consapevole e che puoi modificare.

 

In definitiva possiamo portarci via le nostre DUE porzioni di benessere:

1 – Io posseggo il 70% delle azioni… quindi comando io!

2 – Stiamo alla larga dal senso di colpa

Poi ne aggiungerei anche una terza:

3 – Manteniamo magro almeno il gatto!

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Filed Under: Dimagrimento, Sovrappeso Tagged With: ambiente, comportamento, dimagrire, genetica, obesità, sovrappeso

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Nicola Polverino
Psicologo alimentare
Reggio Emilia

Da diversi anni seguo persone che voglio perdere peso. Le aiuto a comprendere e gestire le emozioni e i pensieri legati all'alimentazione e al proprio peso corporeo, cercando insieme le risorse utili a modificare i comportamenti e le abitudini che le hanno fatti ingrassare. Read More…

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