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5 Ottobre 2016 By Nicola Polverino Leave a Comment

Cambiamento: 3 regole per scegliere il giusto alleato

Cambiamento: 3 regole per scegliere il giusto alleato

Quando si cerca di affrontare cambiamenti importanti, soprattutto quelli legati all’alimentazione e alla gestione del peso corporeo, è fondamentale riuscire a trovare almeno un alleato, una persona che ci stia vicino, che ci sostenga quando arrivano gli inevitabili ostacoli e che ci aiuti a superarli nel modo migliore.  

In questo post voglio indicarti 3 regole fondamentali per capire se la persona che hai deciso di avere come alleato nel tuo cambiamento è quella giusta oppure no.

Se non li segui potresti trovarti accanto persone con atteggiamenti e comportamenti che non solo non ti aiutano, ma possono addirittura essere controproducenti, minando alla base il percorso di cambiamento che hai deciso di intraprendere.

Scegliere l’alleato giusto

Se hai deciso di cambiare il tuo stile alimentare puoi utilizzare questi principi guida per capire se le persone che hai vicino possono davvero darti una mano.

Per  comprendere meglio in quali modi le persone che ti stanno attorno influiscono sulla tua alimentazione e sul tuo benessere puoi rileggere il post precedente in cui si parlava di influenza sociale e alimentazione.

Se hai deciso di affidarti ad un professionista… le regole non cambiano! A patto che tu scelga  un professionista che utilizza metodologie scientifiche e che non si concentri solo su quello che mangi, ma anche e soprattutto sugli ostacoli mentali ed emotivi che si frappongono tra te e il tuo dimagrimento.

La Psicologia Alimentare possiede un già una nutrita collezione di studi scientifici da cui trae i suoi protocolli, quindi è sicuramente una buona scelta.

Ma oltre ad un professionista di riferimento è importante cercare sostegno anche nelle persone che ci stanno vicino quotidianamente, a patto che questo aiuto sia offerto nel modo giusto. Perché lo sia devi assicurarti che segua delle regole precise.

Le 3 regole fondamentali

Per scegliere nel modo migliore un alleato al tuo dimagrimento devi provare a seguire le seguenti regole:

  1. Fai attenzione alla sua motivazione
  2. Evita il Poliziotto alimentare
  3. Scegli chi utilizza la “Regola del Noi”

1 – La motivazione del tuo alleato

Per capire davvero chi ti può aiutare nei tuoi propositi di cambiamento è importante riuscire a comprendere cosa spinge questa persona a offrire il proprio sostegno. Qual è la sua motivazione di base?

Si può mettere in atto un comportamenti di aiuto per un genuino desiderio di aiutare gli altri, ma anche per motivazioni più profondamente egoistiche.

La motivazione potrebbe quindi essere di due tipi: Autocentrata o Eterocentrata. Possono essere presenti ovviamente entrambe allo stesso momento, ma la cosa importante è che prevalga la seconda.

Autocentrata:

Dietro all’offerta di aiuto a volte si nascondono motivazioni personali, che riguardano principalmente la persone che offre l’aiuto, e che poco hanno a che fare con i bisogni e i desideri della persona che egli sta cercando di aiutare.

L’esempio potrebbe essere quello del coniuge che spinge la propria moglie a controllare l’alimentazione e a fare attività fisica perché in questo modo può vantarsi di avere accanto una persona più in forma e più magra. Ma possiamo trovare un esempio anche nella situazione opposta, ovvero quella in cui il marito, in fondo, non vuole che la moglie diventi piu magra e più bella, per gelosia, per paura, o per altri motivi più profondi, come spesso emerge durante i colloqui nel mio studio.

In questo caso il marito non cerca di aiutarla, ma di sabotare tutti i suoi tentativi di miglioramento. La motivazione, comunque, resta sempre autocentrata, o egoistica, e non pone alcuna attenzione su cosa sia meglio per l‘altra persona.

Inutile dire che questo tipo di motivazioni egoistiche non portano alcun tipo di beneficio a chi deve essere aiutato.

Eterocentrata:

Molto più efficace è invece il desiderio genuino di aiutare l’altra persona a raggiungere i suoi obiettivi. Senza alcun tipo di egoismo personale. Questo è sicuramente l’atteggiamento migliore, ma non è detto che basti da solo.

Risulta infatti fondamentale la modalità con cui si propone il proprio aiuto.

Vanno sempre evitate modalità comunicative che abbiano come strategia principale il senso di colpa, la demonizzazione degli errori e la punizione.

Invece la maggior parte delle persone pensa che il modo migliore di aiutare qualcuno a dimagrire sia quello di interpretare il ruolo del “poliziotto alimentare”

2 – Evita il Poliziotto alimentare

Il Poliziotto alimentare, purtroppo, non è una figura mitologica, ma è una tipologia di persone fin troppo comune.

Egli, una volta saputo che tu stai cercando di perdere peso, di cambiare alimentazione o di modificare le tue abitudini, cerca di aiutarti mettendo in atto atteggiamenti o comportamenti che si concentrano sul cercare di farti evitare gli sgarri, ma utilizza come metro di giudizio le proprie credenze e convinzioni anziché il tuo benessere, il tuo modo di pensare e il tuo vissuto personale.

Iniziano per esempio a lanciare critiche a volte feroci sulle tue scelte, ritenendole sbagliate solo perché diverse dalle loro convinzioni. Si irritano molto se tu ogni tanto vai fuori dalle regole e fai delle cose che loro ritengono essere errori, e soprattutto, se a volte sgarri, ti accusano di “mancanza di volontà” facendoti sentire immediatamente in colpa e inadeguato nei confronti del difficile percorso di cambiamento che stai cercando di portare avanti.

Ci tengo a ricordarti invece che per dimagrire la forza di volontà non basta e da sola non è sufficiente, come abbiamo visto nel caso del rapporto tra stimoli visivi e alimentazione

Paradossalmente queste persone ti dicono che devi avere più forza di volontà, ma cercano in ogni modo di forzare la tua alimentazione, spesso proprio contro la tua volontà.

Questo non avviene soltanto quando devono aiutarti a mangiare meno, ma anche quando cercano di farti mangiare di più di quello che vorresti. In questo caso il “poliziotto alimentare” si trasforma in uno “Spacciatore di cibo”, a cui dedicheremo un approfondimento a parte.

Ad ogni modo questo tipo di aiuto può portare a senso di colpa, diminuzione dell’autostima, frustrazione, sentimenti di rabbia e aumento di sintomi dello stress. Tutti fattori che hanno dimostrato avere effetti assolutamente controproducenti sul benessere alimentare perché portano non solo a mangiare male e a rifugiarsi nei comfort food, ma anche ad assorbire in maniera sbagliata gli alimenti.

3 – La regola del “Noi”

Il modo migliore per aiutare qualcuno a cambiare è cambiare insieme a lui Condividi il Tweet

Potremmo definire questo tipo di atteggiamento anche come “il supporto invisibile”.

Anziché impegnarsi nel dire a te cosa o come devi cambiare, l’alleato inizia a cambiare il proprio atteggiamento e il proprio comportamento, e non si limita a spingere te a fare la cosa giusta, ma la fa insieme a te.

Questo modo di fare porta automaticamente ad avere un tono comunicativo nei confronti dell’altro che risulta meno giudicante, più comprensivo, più genuino e in quindi più efficace nel promuovere comportamenti corretti.

Se la persona che hai vicino ti dice ”dovremmo mangiare meno cioccolata” è chiaro che lo sta dicendo non solo a te ma anche a se stesso. Il messaggio assume una forza molto maggiore e ti fa sentire più libero di condividere le possibili difficoltà che incontrerai nel tuo viaggio.

Prova a pensare alle emozioni positive che suscitano frasi del tipo “noi dobbiamo fare più attività fisica”, “noi eviteremo di mangiare troppi dolci”, “noi cercheremo di mangiare più verdura”, rispetto a frasi che iniziano con “tu devi fare…”, “tu devi mangiare…”, “tu devi evitare…”.

La “regola del noi” facilita moltissimo il percorso di ricerca di un nuovo stile di vita più salutare.

Tutto diventa più leggero e più facile se la strada non la percorri da solo. Condividi il Tweet

E’ importante chiedere

Quando ti trovi di fronte ad una persona che non utilizza queste regole è bene che tu tenga in mente che probabilmente sta cercando di aiutarti in buona fede, e potrebbe quindi essere utile non chiudere le conversazioni e non avere reazioni negative, provando invece a chiedere esplicitamente all’altro di utilizzare la tecnica del NOI, di non comportarsi come un poliziotto alimentare e di cercare di porre in primo piano il tuo benessere, spiegandone i vantaggi dal tuo punto di vista.

 

Applicando le 3 regole che abbiamo visto, e chiedendo agli altri di fare lo stesso, potrai quindi avere vicino persone che cercano genuinamente di aiutarti nel tuo interesse, che non nascondono motivazioni principalmente egoistiche e che cercano di sostenerti nel cambiamento mettendosi in gioco in prima persona, modificando se è necessario anche le proprie abitudini.

Il passo che ti rimane da fare in modo di avere quanti più alleati possibili nel tuo percorso di miglioramento personale.

Se hai difficoltà a mettere in pratica queste regole puoi contattarmi  in qualsiasi momento compilando il form sottostante. Oppure richiedi subito la tua consulenza su Skype.

Alla Prossima!

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Filed Under: Blog, Cambiamento, Influenza sociale Tagged With: alimentazione, ambiente, cambiamento, influenza sociale, motivazione

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Chi sono

Nicola Polverino
Psicologo alimentare
Reggio Emilia

Da diversi anni seguo persone che voglio perdere peso. Le aiuto a comprendere e gestire le emozioni e i pensieri legati all'alimentazione e al proprio peso corporeo, cercando insieme le risorse utili a modificare i comportamenti e le abitudini che le hanno fatti ingrassare. Read More…

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